Il Bag in Box

Box in Box

COS’È IL BAG IN BOX E COME FUNZIONA?

Il Bag in Box è un contenitore per il vino di materiale riciclabile per alimenti, composto da un sacchetto costituito da materiale plastico (Bag) e da un involucro esterno di cartone (Box) che protegge la stessa sacca da urti, raggi solari e la mantiene in modo corretto per essere utilizzata alla mescita e per essere trasportata comodamente.

La caratteristica principale del bag in box, anche noto con l’acronimo BiB, è che il sacco viene colmato senza incamerare aria (tramite macchine riempitrici automatiche, semiautomatiche o manuali) e che anche lo svuotamento avviene senza che nel sacco penetri ossigeno: mano a mano che il liquido viene spillato, grazie alla valvola di uscita e alla flessibilità del materiale, il sacco si comprime, si assottiglia ripiegandosi su se stesso senza che si formino all’interno bolle d’aria. In questo modo, si abbatte quasi del tutto il rischio che il contenuto si ossidi e che le proprietà organolettiche del vino siano alterate.


PER QUANTO TEMPO SI PUÒ CONSERVARE IL VINO NEL BAG IN BOX?

Grazie alla sinergia tra il sacco e la valvola, anche successivamente all’apertura della confezione, il vino è preservato dal contatto con l’aria, la luce e altri agenti esterni, pertanto può essere conservato nella confezione aperta per 3 o persino 4 settimane senza che la qualità debba soffrirne significativamente. Per quanto riguarda invece le confezioni chiuse, ad avallare definitivamente la capacità del bag in box di conservare adeguatamente il vino per periodi variabili tra i 4 e i 12 mesi circa.

La durata del vino in questa confezione è stata certificata da uno studio condotto nel 2011 dall’INRA ( università di Bordeaux), la quale ha effettuato uno studio che si intitola: ” The influence of packaging on wine conservation”. Scopo della ricerca è stato quello di studiare l’evoluzione della qualità del vino bianco e rosso (tutti i vini presi in esame erano della regione di Bordeaux) in un arco temporale di 12 mesi in funzione dei diversi tipi di confezionamento. I tipi di imballaggio presi in esame sono stati: bottiglie di vetro (capacità 18,5 cl e 75 cl), bag in box (capacità 300 cl) e bottiglie in PET (capacità 18,5 cl e 75 cl). Durante il monitoraggio, ogni 3 mesi, sono stati registrati dati relativi a contenuto di gas (ossigeno, anidride solforosa e anidride carbonica), i composti di ossidazione e le analisi sensoriali (limpidezza, colore, carattere, ecc).

I primi fenomeni ossidativi sono stati riscontrati dopo 6 mesi per i vini bianchi conservati in PET (sia mono che multi strato) e in BiB, mentre nello stesso periodo i vini conservati nelle bottiglie di vetro non hanno mostrato alcuna alterazione. Molto diversi i risultati per i vini rossi per i quali dopo 12 mesi non sono emerse variazioni significative dei parametri per tutti i diversi tipi di confezionamento (per chi fosse interessato ad approfondire i risultati dello studio,è disponibile una sintesi su Slideshare).


QUALI SONO I PREGI E I DIFETTI DEL BAG IN BOX?

I PREGI:

Il primo e principale punto di forza, lo abbiamo già detto, è la protezione del liquido interno dal contatto con l’aria e quindi dall’iperossidazione. Sia chiaro il contatto con l’aria è dannoso per il vino se eccessivo e prolungato. Da principio ne soffrono il colore, il profumo e il sapore ma nei casi più gravi può dare origine alla fioretta o provocare lo spunto prima e poi l’acescenza.

Nell’acquisto di vino sfuso, ad esempio è importante travasare il vino dalla damigiana alle bottiglie entro massimo due settimane e completare l’operazione entro 24-36 ore e comunque sempre più rapidamente possibile nella damigiana vuota per metà, la superficie del vino a diretto contatto con l’ossigeno è molto ampia e quindi la degradazione del vino più veloce.

Se quindi non siete certi di poter svolgere correttamente tutti i passaggi potreste cominciare a pensare all’utilizzo del bag in box. Allo stesso modo, se siete abituali acquirenti di vino nelle dame o nei fiaschi da due litri, perché cercate di comprare un buon vino a un prezzo migliore risparmiando sul confezionamento, il bag in box risulta molto più efficiente di questi contenitori che, di norma, restano aperti per più giorni e offrono una superficie di contatto tra vino e aria già piuttosto grande. Con il bag in box invece questo limite è superato e, come si è detto, il vino può essere conservato nella confezione aperta anche per più di 20 giorni senza grossi problemi.

Naturalmente, e qui veniamo ad un altro pregio, la protezione del vino, oltre che dal contatto con l’aria, è estesa anche a tutti gli altri fattori esterni: luce, temperatura, contaminazione con agenti esterni.
Il sacco dentro alla scatola costituisce un imballaggio molto leggero ma piuttosto robusto, maneggevole e facilmente impilabile ma soprattutto compatto, tutte caratteristiche che ne facilitano il trasporto e l’immagazzinamento.

Un altro vantaggio deriva dalla chiusura con il tappo a rubinetto in materiale plastico: niente tappo di sughero significa nessun rischio di contaminazione da TCA ovvero che il vino “sappia di tappo”.
Infine ricordiamo anche che il bag in box ha un ridotto impatto ambientale sia per il peso e l’ingombro ridotto che minimizzano l’inquinamento dovuto al trasporto sia perché il riciclo del sacco e della scatola, separati e smaltiti nella raccolta differenziata, comporta emissioni di anidride carbonica contenute.

I DIFETTI:

Può capitare che ogni tanto (es: 1 bag in box su 100) sia imbottigliato male e quindi come conseguenza il vino prende aria e si ossida. Il problema non è del vino ma la fase di imbottigliamento.


COME SI USA IL BAG IN BOX?

istruzioni uso bag in box

  1. Spingere sul disco perforato e staccarlo;
  2. Afferrare il rubinetto ed estrarlo dalla scatola fino alla fuoriuscita del secondo anello;
  3. Bloccare il rubinetto con la linguetta e staccare il sigillo di sicurezza;
  4. Spillare il vino spingendo le linguette verso l’alto;

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