L’alta qualità, da quest’anno è supportata dalla produzione biologica certificata
I nostri vigneti si estendono tra il comune di Pachino e Noto, nelle contrade: Bufalefi, Burgio-Lenzapipa, Burgio-Cilarchi, Carrata.
Coltivazione delle Nostre terre presenti nel territorio della Val di Noto. Ogni giorno ci prendiamo cura delle nostre viti.
I nostri vigneti si estendono tra il comune di Pachino e Noto, nelle contrade: Bufalefi, Burgio-Lenzapipa, Burgio-Cilarchi, Carrata.
L’origine del nome “Nero d’Avola” sarebbe da contestualizzare in tempi molto remoti e da ricondurre a motivi strettamente commerciali. In passato, infatti, gli esportatori di vini siciliani in Francia trovavano più facile venderli come vini calabresi, che in quel tempo erano decisamente più famosi ed apprezzati.
L’innesto della vite a “gemma” viene effettuato nei mesi estivi, quando la pianta è in piena vegetazione.
La varietà di uva “Inzolia” è un vitigno antichissimo le cui origini sono ancora oggi oggetto di discussione tra gli esperti. Secondo le versioni più accreditate, l’Inzolia sarebbe il più antico vitigno autoctono siciliano, da qui, grazie alle navi mercantili greche, si sarebbe successivamente diffuso in altre regioni italiane e in particolare in Sardegna, nel Lazio, nella Toscana meridionale, sull’isola del Giglio e sull’Elba.
L’innesto della vite a doppio spacco inglese viene effettuato da gennaio a marzo, prima della ripresa vegetativa.